Valentina Procopio (Catanzaro, 1988)
Nel 2016 frequento il master di I° livello nella scuola di fotografia Il Cerchio dell’Immagine di Reggio Calabria. Il Confronto con i numerosi insegnanti è stato preponderante per lo sviluppo del linguaggio narrativo. Contaminazioni e sperimentazioni, hanno reso possibile la ricerca della mia dimensione artistica.
Concluso il master ho coltivato la mia curiosità e l’istinto di narrare partecipando a workshop con autori internazionali quali Federico Clavarino, Aleix Plademunt, Vanessa Winship, George Georgiou, Adam Broomberg, Giuliana Prucca, Julian Germain, Sara Lando. Dal 2018 sono fondatrice e membro del collettivo “EFFE collective”. Nel 2016 ho esposto il primo lavoro fotografico “Luce madre casa” presso il CRAC di Lamezia terme, a marzo 2018 lo stesso lavoro è arrivato nello spazio di Magazzini Fotografici di Napoli. A Settembre 2018 il nuovo progetto “il corpo che abito” è stato selezionato nella collettiva Memories/no memories di Sandro Bini e Giulia Sgherri, esposto a Palazzo Ferri di Bibbiena. Nel 2019 sono fra gli artisti della collettiva EQUATORE che espongono le loro opere al CRAC. A luglio dello stesso anno vinco la borsa di studio 2019-2020 del master in fotografia documentaria “DIVERGENT VISIONS“ alla D.o.o.r. Academy di Roma con Massimo Mastrorillo e Pamela Piscicelli.
Dal 2020-2021 fa parte del collettivo COVISIONI un progetto fotografico collettivo che analizza le relazioni umane, portando avanti un’analisi visiva, antropologica e sociale. Questo lavoro di ricerca e d’indagine pone le sue riflessioni sulle relazioni umane che a causa del Covid-19 hanno subito dei forti mutamenti, perdite e riscoperte nel territorio Italiano.